Biblioteca Provinciale
La biblioteca Provinciale di Salerno fu fondata nel 1844, ha un ricco patrimonio di libri antichi ed è dotata di circa trecentomila volumi.
La biblioteca Provinciale di Salerno è un’antica istituzione culturale, dotata di una bella storia e di un ricco patrimonio librario. Nasce nel 1843 nell’allora Regno delle Due Sicilie e ha sede nell’ex monastero benedettino della Maddalena, sede del Real Liceo Tasso, l’istituzione fondata da Murat a compensazione della chiusura della Scuola Medica. Al Liceo sono legati i suoi primi anni di vita, e professore del Liceo fu Francesco Cerenza, il primo direttore che cedette la sua privata preziosa biblioteca. Ma il patrimonio della Biblioteca si arricchì considerevolmente quando dopo l’Unità d’Italia furono espropriati i beni ecclesiastici, e tra questi libri e manoscritti del convento della SS. Trinità di Baronissi, del convento di San Nicola della Palma, dei Cappuccini di Salerno e di molti altri centri della provincia.
La sede del Liceo fu a un certo punto abbandonata per incuria dei gestori e spostata a Palazzo Pinto, dove rimase per anni, fino ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Del periodo precedente va ricordata la figura del direttore Andrea Sinno, vivace animatore culturale e fondatore anche del primo nucleo della Pinacoteca Provinciale. I danni della guerra portarono al degrado della struttura, che venne abbandonata per sostituirla con una sistemazione inadeguata a Palazzo Migliaccio-Grassi, in attesa di una sistemazione definitiva. Fu individuata una sede in un nuovo edificio a via Valerio Laspro, e dopo lunghi e tormentati lavori fu inaugurata nel 1977, ma per avere una reale apertura al pubblico si dovette attendere il 1992.
Attualmente il patrimonio librario ammonta a circa trecentomila volumi, tra cui un fondo antico di grande valore costituito da settantotto incunaboli, 1666 cinquecentine, oltre a preziosi manoscritti e documenti di archivio.
Via Valerio Laspro, 1, Salerno.