Chiesa di San Michele Arcangelo e Santo Stefano
L'antica Chiesa ha bei marmi settecenteschi ed è collegata al convento femminile prima benedettino e poi francescano.
Il santo guerriero e le monache benedettine
La Chiesa di San Michele ha origine longobarde, evidenziate fin dalla dedicazione. L’Arcangelo Michele, santo guerriero, era infatti particolarmente amato dal popolo longobardo che vi ritrovava il raccordo con le antiche divinità armate di spada della sua origine pagana.
Purtroppo la Chiesa oggi non trova alcuna traccia della sua antichità ed è impostata secondo le modalità cinquecentesche delle chiese della Controriforma, con unica navata a botte e il coro in controfacciata.
Alcuni dipinti settecenteschi di G.B. Rossi ne abbelliscono gli interni. Ma l’evidenza artistica più importante è l’altare di marmo commesso e i comunichini, anch’essi di marmo colorato, elegantemente decorati con angeli.
Collegato alla Chiesa c’è un convento destinato alle suore benedettine già nell’XI secolo e poi passato all’ordine francescano.
Via San Michele, Salerno, 84134.
Nel 2017, la Fondazione Carisal ha avviato un percorso di pianificazione orientato al restauro, alla valorizzazione e alla rifunzionalizzazione dell’ex convento, con lo scopo di creare un nuovo punto di riferimento promotore di attività sociali, culturali ed ambientali per la collettività, ed in particolare, per i giovani (www.complessosanmichele.it).