Monastero di San Benedetto
Antica sede del più importante ordine della città, legato alla Scuola Medica. Situato nella parte strategica della città grazie all'acquedotto che lo serviva.
L'antico Monastero di San Benedetto si trova sul piccolo altopiano denominato Orto Magno. Fondata nel VII-IX secolo, la sua chiesa venne probabilmente ampliata per volontà di Alfano, abate di San Benedetto, in occasione della sua elezione ad arcivescovo di Salerno nel 1057.
L'atrio del monastero e Castel Terracena sono fondati sulle fortificazioni longobarde di Arechi II della seconda metà dell'VIII secolo.
Alla chiesa si accede attraverso l'ala, dell’XI secolo, di un quadriportico, ormai visibile solo in parte. Ne restano tre archi a tutto sesto, poggianti su quattro colonne con capitelli corinzi.
Il Museo Provinciale, parte del monastero, diventa sede del Real "Castelnuovo" della regina Margherita di Durazzo, nel primo '400. Grandi trasformazioni determinano la cesura del quadriportico. Nel 1807 il monastero viene soppresso ed adibito a caserma. Nel 1810 la chiesa diventa teatro San Gioacchino e, dal 1815 al 1845, "Real Teatro di San Matteo". Per la costruzione di una nuova strada viene dimezzato il campanile (di cui rimane il basamento e la cella al primo piano). Nel 1816 è creata l'attuale via San Benedetto.
Il monastero si presenta a forma di S. Nell’ala più lunga si trovavano le celle dei monaci e qui si trova la facciata vera e propria del complesso. Due bracci laterali disegnano una L in cui troviamo il chiostro, caratterizzato da portici con archi a tutto sesto poggianti su colonnine e, al piano superiore, da un loggiato (fine XV, inizi XVI secolo).
La chiesa, che oggi vediamo, risale al X-XI secolo, ed è frutto del restauro effettuato negli anni '80. La basilica è a tre navate divise da colonne di spoglio di epoca romana e pilastri raccordati da archi a tutto sesto. La navata centrale termina in un'ampia abside semicircolare. Lo stile predominante è il romanico, ma al centro della chiesa si aprono tre arcate più ampie poggianti su pilastri, di epoca barocca, e, al di sopra, si apre un grande arco in mattoncelle romane, non datato, che manifesta la volontà di ampliare la chiesa per trasformarla in pianta a croce latina. All'estremità nord della navata ovest c'è una cappella barocca, del XVIII secolo, coperta a cupola e culminante in un lanternino.
Via San Benedetto, Salerno.