Villa Avenia
Villa Avenia prende il nome dal suo antico proprietario, il Dr. Saverio Avenia, illustre medico salernitano che vi ha vissuto nell'Ottocento.
Ricordato ancora oggi per la sua generosità e grande umanità, il dottor Avenia aveva aperto nell'Ottocemto la sua dimore per ospitare chiunque avesse bisogno di cure continue, in un'epoca in cui la città non aveva strutture sanitarie per lunghe degenze.
Aveva scelto questo sito del centro storico per la sua particolare posizione tra il mare e le colline che ne faceva un posto particolarmente salubre, esattamente come secoli prima - per gli stessi motivi - fu Matteo Silvatico ad eleggere quest'area della città alla coltivazione delle erbe mediche officinali che resero famosa la Scuola Medica Salernitana.
Il giardino, precedentemente apparteneva al Monastero di Santo Spirito, fondato nel 1235 dal "Venerabile ordine di San Damiano". Le suore costruirono un acquedotto che serviva tutti gli orti della zona. Il loro acquedotto captava l'acqua dalle sorgenti dell'Acquarola (la sorgente è detta anche di San Leo) che si trova a monte del borgo di Canalone. Questo acquedotto, in parte sopravvisuto ancora oggi porta l’acqua ai giardini della zona.
Il monastero venne chiuso nel 1572. Le monache furono trasferite nel Monastero di San Michele.
Il giardino si può raggiungere percorrendo via Tasso ed oltrepassando l'arco che ricorda l'antica porta di Ronca.
La via che conduce in questa zona si chiama Spinosa ed è un grazioso viottolo circondato da mura che proteggono orti e giardini. Il nome richiama i "prunus spinosa" che, un tempo, ricoprivano la zona.
Rivolta verso il mare c’é "Torre dei ladri". Si narra che ai suoi merli venissero appesi i corpi dei giustiziati.
Percorrendo la via Spinosa, si giunge ad una piazzetta dove si trova un palazzo che confina sul lato sinistro con un piccolo giardino. Questo era il Monastero di Santo Spirito.
Villa Avenia, Salerno.