La Sicurezza Urbana
La questione della sicurezza urbana riveste un ruolo fondamentale nell'ambito delle politiche pubbliche locali.
Il tema ha assunto, nel corso del tempo, una rilevanza sempre maggiore per i cittadini, per cui rientra oggi tra le priorità relative al governo di una città.
Alla luce delle problematiche sociali è fondamentale operare a favore di un miglioramento della qualità della vita, soprattutto in alcune aree del paese, e di un innalzamento del livello di sicurezza percepita.
Cos'è la sicurezza urbana
Il concetto di sicurezza urbana si sviluppa a partire dagli anni '80 sulla scia di un'esigenza che riguarda l'ampliamento del più tradizionale concetto di “sicurezza pubblica”.
Partiamo da una breve premessa per capire le differenze, o comunque quelle che sono le caratteristiche peculiari dei due concetti.
La sicurezza pubblica si riferisce prevalentemente all'incolumità dei cittadini e alla tutela della proprietà; la sicurezza urbana invece, pur includendo aspetti che risultano fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi appena descritti, è finalizzata a garantire una buona qualità della vita ai cittadini, anche attraverso il pieno godimento dello spazio urbano.
La sicurezza urbana rientra, quindi, in un discorso operativo piuttosto ampio, che abbraccia aspetti quali l'inclusione sociale e la riqualificazione socio-culturale.
Trattandosi di una tematica delicata la relativa normativa è stata oggetto di numerose modifiche, le più recenti rivolte a potenziare l'intervento coordinato delle forze di polizia e degli enti territoriali in riferimento alla lotta al degrado delle aree urbane.
Definizione
Per comprendere il concetto di sicurezza urbana partiremo dalla definizione data dall'articolo 4 della legge 48, che riportiamo di seguito:
“… si intende per sicurezza urbana il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al
decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati, l'eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione del rispetto della legalità e l'affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile, cui concorrono prioritariamente, anche con interventi integrati, lo Stato, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali, nel rispetto delle rispettiva competenze e funzioni”
La normativa
Con l'obiettivo di coordinare e potenziare l'intervento integrato delle forze di polizia e
degli enti territoriali nella lotta al degrado urbano, il Decreto Legge n. 14 del 20 febbraio 2017 è stato convertito in legge n, 48 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 21 aprile del 2017.
La legge in questione intende aumentare il livello di sicurezza del Paese attraverso l'inasprimento delle sanzioni penali e amministrative, e attraverso la prevenzione delle situazioni di degrado urbano e disagio sociale che possono favorire l'insorgere della criminalità nelle città.
Il testo della legge di conversione, avente come titolo “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza della città” è composto da 18 articoli e ha come finalità il rafforzamento della sicurezza urbana.
La legge è suddivisa in due sezioni, alle quali corrispondono due piani di intervento. Ecco nel dettaglio gli articoli:
- Sezione I - Sicurezza integrata
- Oggetto e definizione
- Linee generali per la promozione della sicurezza integrata
- Strumenti di competenza dello Stato, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano
- Sezione II - Sicurezza urbana
- Definizione
- Patti per l'attuazione della sicurezza urbana
- Comitato metropolitano
- Ulteriori strumenti e obiettivi per l'attuazione di iniziative congiunte
- Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267
- Misure a tutela del decoro di particolari luoghi
- Divieto di accesso
- Disposizioni in materia di occupazioni arbitrarie di immobili
- Disposizioni in materia di pubblici esercizi
- Ulteriori misure di contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti all'interno o in prossimità di locali pubblici, aperti al pubblico e di pubblici esercizi
- Numero unico europeo 112
- Integrazione della disciplina sulle misure di prevenzione personali
- Modifiche all'articolo 639 del codice penale
- Clausola di neutralità finanziaria
- Entrata in vigore
La sezione intitolata “sicurezza integrata” disciplina gli interventi e gli strumenti che lo Stato, le regioni, le province autonome di Trento e Bolzano e gli enti utilizzano, nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, per promuovere un sistema di sicurezza efficace e perfettamente coordinato.
Gli articoli della sezione I sono finalizzati principalmente al coordinamento di attività di interesse comune nell’ambito dello scambio di informazione tra polizia locale e forze di polizia, con particolare riferimento ai sistemi tecnologici utilizzati in comune per il controllo delle aree più soggette a rischio.
Rientrano nell’ambito della sicurezza integrata anche tutti gli accordi finalizzati a sostenere la formazione e l’aggiornamento professionale del personale della Polizia Locale.
La sezione che fa riferimento alla “sicurezza urbana” nello specifico si focalizza sugli interventi concreti attuati da Stato, regioni, province ed enti locali, quali ad esempio: la riqualificazione e il recupero delle aree più degradate; l’eliminazione dei fattori di marginalità/esclusione sociale; la prevenzione della criminalità; la promozione del rispetto della legalità; l’aumento dei livelli di coesione e convivenza sociale.
L’articolo 5 disciplina i “patti per l’attuazione della sicurezza urbana” sottoscritti tra il prefetto e il sindaco su proposta del Ministero dell’Interno.
Due le linee di intervento relative ai patti di cui sopra: la prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria nelle zone più degradate; la promozione del rispetto della legalità attraverso iniziative rivolte a dissuadere ogni tipologia di condotta illecita (occupazione arbitraria immobili, smercio di beni contraffatti, ecc.); la promozione del rispetto del decoro urbano attraverso la collaborazione tra le amministrazioni competenti.
Tra le modifiche più significative apportate dalla legge è d’obbligo evidenziare quelle disciplinate dall’articolo 8, la cui finalità è rafforzare i poteri dei sindaci.
Tra le competenze attribuitegli dalla legge la disposizione di ordinanze finalizzate a superare situazioni di degrado del territorio, pregiudizio del decoro o della vivibilità urbana.
Al sindaco viene ad esempio attribuita la facoltà di intervenire in merito agli orari di apertura dei punti vendita, alla regolamentazione della somministrazione degli alcolici e dei superalcolici.
Il primo cittadino può disporre ordinanze contingibili e urgenti per contrastare tutte quelle situazioni che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità come ad esempio l’accattonaggio, la prostituzione, lo spaccio di sostanze stupefacenti, l’abusivismo ecc.