Mostra: Salerno tra le due guerre: la casa, la scuola, l’assistenza e la cura
Palazzo Genovese, 21 febbraio – 1 marzo 2009
Data pubblicazione 16/02/2009
Salerno tra le due guerre: la casa, la scuola, l’assistenza e la cura
Mostra a cura di Federica Ribera con la collaborazione di Miriam Sellitto e Pasquale Dolgetta
Sabato 21 febbraio alle ore 12:00, nelle sale espositive di Palazzo Genovese, in piazza Sedile del Campo a Salerno, sarà inaugurata la mostra “Salerno tra le due guerre. La casa, la scuola, l’assistenza e la cura” curata da Federica Ribera e patrocinata dal Comune di Salerno.
Nella mostra, già allestita presso la facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno dal 29 gennaio al 20 febbraio, sono esposti i primi risultati di una ricerca incentrata sull’edilizia a Salerno nel primo Novecento, e in particolare tra le due Guerre, coordinata dalla prof. Federica Ribera del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Salerno, con la consulenza dell'ing. Gennaro Miccio della Soprintendenza di Salerno e la collaborazione dell'Archivio Storico del Comune di Salerno. Tra i lavori presentati vi sono studi che borsisti, tesisti e studenti dei corsi di Architettura Tecnica I e di Recupero e Conservazione degli Edifici (rispettivamente del Corso di laurea triennale e del Corso di laurea specialistica in Ingegneria Civile, anno accademico 2007-2008) hanno svolto sul tema.
Oggetto della ricerca e dei lavori esposti non sono i frammenti eccellenti o gli edifici monumentali, ma il tessuto più ordinario, l’edilizia residenziale popolare (le Case della Cooperativa Ferrovieri, le Case Popolari Comunali, le Case Economiche per i Ferrovieri, il Rione dei Mutilati e degli Invalidi di guerra, il Rione I.N.C.I.S., le Palazzine per i Postelegrafonici, il Rione IACP de Granita...), i luoghi destinati all’assistenza, alla prevenzione o alla cura (il Villaggio Marino-sanatoriale, l'Ambulatorio di profilassi sociale, L'ONMI, il Sanatorio) le scuole e gli istituti di formazione (l'Edificio scolastico Orientale e quello Occidentale, il Liceo Tasso, il pontificio seminario regionale, l'Istituto Magistale). È l’edilizia corrente, quella più vulnerabile perché non protetta da specifiche norme di tutela, ad assurgere a ruolo di protagonista, ad essere indagata con l’approfondimento dei suoi elementi costitutivi ed attraverso una lettura critica che vuole ri-conoscere oltre le offese delle manomissioni operate, che vuole porsi come stimolo operativo al fine di perseguire l’obiettivo della sua salvaguardia e riqualificazione.
La mostra resterà aperta fino al 1 marzo 2009.
Mostra a cura di Federica Ribera con la collaborazione di Miriam Sellitto e Pasquale Dolgetta
Sabato 21 febbraio alle ore 12:00, nelle sale espositive di Palazzo Genovese, in piazza Sedile del Campo a Salerno, sarà inaugurata la mostra “Salerno tra le due guerre. La casa, la scuola, l’assistenza e la cura” curata da Federica Ribera e patrocinata dal Comune di Salerno.
Nella mostra, già allestita presso la facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno dal 29 gennaio al 20 febbraio, sono esposti i primi risultati di una ricerca incentrata sull’edilizia a Salerno nel primo Novecento, e in particolare tra le due Guerre, coordinata dalla prof. Federica Ribera del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Salerno, con la consulenza dell'ing. Gennaro Miccio della Soprintendenza di Salerno e la collaborazione dell'Archivio Storico del Comune di Salerno. Tra i lavori presentati vi sono studi che borsisti, tesisti e studenti dei corsi di Architettura Tecnica I e di Recupero e Conservazione degli Edifici (rispettivamente del Corso di laurea triennale e del Corso di laurea specialistica in Ingegneria Civile, anno accademico 2007-2008) hanno svolto sul tema.
Oggetto della ricerca e dei lavori esposti non sono i frammenti eccellenti o gli edifici monumentali, ma il tessuto più ordinario, l’edilizia residenziale popolare (le Case della Cooperativa Ferrovieri, le Case Popolari Comunali, le Case Economiche per i Ferrovieri, il Rione dei Mutilati e degli Invalidi di guerra, il Rione I.N.C.I.S., le Palazzine per i Postelegrafonici, il Rione IACP de Granita...), i luoghi destinati all’assistenza, alla prevenzione o alla cura (il Villaggio Marino-sanatoriale, l'Ambulatorio di profilassi sociale, L'ONMI, il Sanatorio) le scuole e gli istituti di formazione (l'Edificio scolastico Orientale e quello Occidentale, il Liceo Tasso, il pontificio seminario regionale, l'Istituto Magistale). È l’edilizia corrente, quella più vulnerabile perché non protetta da specifiche norme di tutela, ad assurgere a ruolo di protagonista, ad essere indagata con l’approfondimento dei suoi elementi costitutivi ed attraverso una lettura critica che vuole ri-conoscere oltre le offese delle manomissioni operate, che vuole porsi come stimolo operativo al fine di perseguire l’obiettivo della sua salvaguardia e riqualificazione.
La mostra resterà aperta fino al 1 marzo 2009.
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Luoghi
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