Sospensione erogazione Reddito di Cittadinanza
Informazioni ai cittadini
Data pubblicazione 02/08/2023
Per effetto della Legge di conversione 3 luglio 2023, n.83, i beneficiari di Reddito di Cittadinanza che non hanno, nel proprio nucleo familiare, minorenni, disabili (ai fini ISEE) e/o persone over 60, e che non sono stati presi in carico dai Servizi Sociali, non percepiranno più tale beneficio a partire dallo stesso mese di luglio. La comunicazione della sospensione sarebbe pervenuta, da parte dell’INPS, con un SMS che lascerebbe intendere che la continuità nella corresponsione del beneficio sia possibile, in tutti i casi, con l'automatica presa in carico da parte dei Servizi Sociali comunali.
Quest’amministrazione ritiene, dunque, necessario fornire al pubblico alcune informazioni aggiuntive circa l’attuale “fase transitoria” del Reddito di Cittadinanza.
Dal momento in cui un cittadino ne fa richiesta, la sua istanza viene acquisita dall’INPS il quale, a seconda del profilo di maggiore o minore occupabilità del nucleo familiare, la smista o al Comune di residenza del cittadino richiedente, o al Centro per l’Impiego territorialmente competente, mediante le piattaforme di gestione di rispettiva competenza. Di conseguenza, gli utenti che sono presenti su una piattaforma, non sono presenti sull’altra, e gli operatori dei servizi sociali non possono né visionare, né prendere in carico i nuclei familiari che non sono presenti nella piattaforma di propria competenza (denominata “piattaforma GEPI”).
Ora, in base alle richieste pervenute ai Segretariati Sociali e alla Direzione del Settore Politiche Sociali in seguito al messaggio ricevuto dall’INPS, si è appurato che molte persone, seppur abbiano ricevuto tale comunicazione, non sono presenti sulla piattaforma di competenza del Comune, e pertanto non possono essere prese in carico. Le stesse, tuttavia, possono comunque presentarsi ai Segretariati Sociali per richiedere un appuntamento con un Assistente Sociale; saranno convocati, secondo l’ordine di comparizione, ai fini della valutazione di un’eventuale presa in carico.
Le persone che, invece, risultano, allo stato attuale, già presenti sulla piattaforma GEPI, saranno convocate, entro i termini stabiliti dalla normativa vigente, dal servizio sociale per svolgere l’Analisi Preliminare, a seguito della quale, sulla base della valutazione professionale condotta dall’Assistente Sociale titolare del caso, il nucleo potrà essere preso in carico, oppure, se non sussistono i presupposti per una presa in carico, essere inviato al Centro per l’Impiego per l’inserimento lavorativo.
Si rende necessario precisare che qualsiasi valutazione in merito all’opportunità di prendere in carico il nucleo familiare è rimessa esclusivamente all’autonoma valutazione professionale dell’Assistente Sociale titolare del caso, il quale conduce l’analisi del bisogno mediante gli strumenti metodologici propri del Servizio Sociale Professionale. Dunque, l’effettuazione del colloquio di Analisi Preliminare non produce, di per sé, l’automatica presa in carico, essendo quest’ultima espletata dall’Assistente Sociale sulla base della valutazione dallo stesso condotta.