Piani Urbanistici e Regolamenti Edilizi
La prima campagna di digitalizzazione svolta nell’ambito del progetto “Archivio di architettura e urbanistica del Comune di Salerno: un punto di accesso all’evoluzione del disegno del territorio, dell'architettura e delle infrastrutture pubbliche della città di Salerno” - (Q.A. 2021) è stata preceduta da una serie di attività, quali: la ricognizione e la catalogazione di parte del materiale documentale custodito presso l’Archivio Storico Comunale e l'archivio dell'Ufficio di Piano, la selezione di una serie di documenti di valore storico-culturale (di età superiore ai 50 anni) riguardanti prevalentemente la pianificazione urbanistica e l'affidamento a ditta specializzata ed accreditata (IL DIDRAMMO APS) dell'incarico di digitalizzazione degli stessi ed infine la messa in rete dei documenti digitalizzati nella presente sezione.
Il materiale documentale digitalizzato esemplifica la storia dell’urbanistica del Comune di Salerno a partire dai primi anni del Novecento fino ai primi anni 2000 e riguarda:
- Piano Colamonico (1911);
- Piano Regolatore Donzelli Cavaccini (1922);
- Piano Guerra (1935);
- Piano di Risanamento del Rione Portanova;
- Piano Regolatore Calza Bini;
- Piano di Ricostruzione e Varianti (1945);
- Piano Regolatore Scalpelli, Marconi, Marano;
- Variante al P.R.G. 1989;
- Bozza P.R.G. 2002
- Regolamenti edilizi dal 1913 al 1976
La storia dell’urbanistica del Comune di Salerno affonda le sue radici tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento.
Nel diciannovesimo secolo la città supera i confini della cinta muraria longobarda e introduce tipologie di intervento innovative; dapprima con interventi di sistemazione dell'area di Via Marina e poi con l'ampliamento della città nell'area del Teatro Verdi, infine con lo sviluppo lungo l'asse che porta alla stazione ferroviaria.
Il primo piano urbanistico documentato è il Piano Donzelli-Cavaccini del 1922. Con esso, insieme al programma di opere pubbliche (edificio scolastico, Palazzo di Città, Tribunale, Stadio, Poste Centrali) immediatamente successivo, si comincia a pianificare un forte ampliamento della città.
La pianificazione procede nel corso del XX secolo, contribuendo allo sviluppo della città nell’impianto che oggi conosciamo, principalmente con il Piano di Ricostruzione Scalpelli del 1945, il Piano Marconi del 1965, la cosiddetta Manovra Urbanistica del 1986, che utilizzando i fondi per la ricostruzione post terremoto ha inteso determinare una revisione dello sviluppo urbanistico di Salerno, e la variante di adeguamento del P.R.G. al D.M. 1444/1968.
Tra il Piano Marconi e la variante di adeguamento del 1994 sono state approvate numerose varianti urbanistiche puntuali finalizzate al soddisfacimento delle esigenze abitative e di realizzazione di nuove opere pubbliche.
Ma è stato dagli anni ’90 del secolo scorso che è stato dato un nuovo forte impulso alla pianificazione.
Il lungo processo, iniziato nel 1995 con l’approvazione del primo Documento Programmatico del nuovo P.R.G. e conclusosi nel 2007 con l’approvazione del P.U.C., ha rappresentato una fervida stagione di pianificazione, dibattito pubblico e produzione di progetti, molti dei quali si sono tradotti in grandi opere, esempio della migliore produzione architettonica contemporanea e che hanno cambiato il volto della città.
Sono, dunque, quasi cento gli anni di storia dell’urbanistica e dell’architettura della città di Salerno che questo Archivio si è posto l’obiettivo di raccogliere.